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Rometta

Informazioni generali

 

Il territorio di Rometta ricade nel versante tirrenico della catena dei Monti Peloritani. La superficie comunale è di 3.250 ettari e confina a nord con il Mar Tirreno, a sud est con il Comune di Messina, a est con il Comune di Saponara separato da questo dall’asta torrentizia Saponara- S. Pietro, a sud ovest con il Comune di Monforte S. Giorgio lungo la parte alta dell’asta torrentizia del Bagheria e a ovest con i Comuni di Roccavaldina e Spadafora diviso da questo tramite il Torrente Boncordo.
Il territorio è compreso tra una quota 0 sul livello del mare e una quota di 1.076 in prossimità di Pizzo Bottino sul crinale dei Monti Peloritani.


La morfologia del territorio rispecchia quella dei Monti Peloritani, alquanto eterogenea e decisamente impervia soprattutto nella parte collinare e montana. Dal crinale degradano verso mare versanti primari e secondari prima bruscamente con innumerevoli pizzi, pareti a strapiombo, rocche con i toponimi di Pizzo Bottino 1076 m., Puntale Bandiera 1.067 m., Pizzo Corvo 991 m., Serro Coddararo, P.le Fraga 960 m., p.le Dafanà 857 m., p.le Saitta 780 m., Rocche Lero 616 m., Vallone Cuppi, Serro Ginestri, Pizzo Milia 681 m., Monte Cona 667m. e tratti di fondovalle e valloni, dove la pendenza diminuisce notevolmente (Piano Solimò, Serro Marco, Vallone Pizzitolo e altri). Spettacolare e unico è il panorama che si può cogliere. Grazie alla posizione dominante delle sue montagne lo sguardo si proietta verso lo Stretto e la città di Messina con la costa Calabra e l’Aspromonte, la costa tirrenica con il promontorio di Milazzo e sullo sfondo le Isole Eolie, il cono dell’Etna e i Monti Nebrodi.
Tale stadio conferisce alle montagne del territorio comunale un fascino unico nel contesto dei Monti Peloritani.
Il carattere impervio del territorio si manifesta fin sotto l’abitato di Rometta (560 m. s.l.m.), dove ampi e ripidi costoni si dipartano da destra e da sinistra del territorio per andare a confluire nei Torrenti Saponara e Pietra.
Dal punto di vista geologico Rometta è un importante geosito in quanto presenta affioramenti di bitume, dovuto ad un notevole accumulo di materiale organico. Dall’abitato di Rapano verso il mare si sviluppa una dorsale centrale, che degrada più dolcemente rispetto alla parte montana, formando, più a valle, altipiani e versanti in lieve pendenza (Filari 105m., Mazzabruno 105 m., Serro Nardo 351 m. e p.le Avena 267 m.). L’importante attività neotettonica di tali lineamenti è testimoniata dalle quote raggiunte dai depositi del Pleistocene Inf.
La rocca di Rometta riprende la vecchia reggia trazzera, dove sono visitabili, anzi più o meno visibili, in quanto recintate e chiuse, le grotte un tempo luogo di rifugio o luoghi sacri.
Lungo le aste torrentizie del Boncordo la superficie degrada bruscamente con notevoli pendenze, mentre ad ovest nel Torrente Saponara il fondovalle è molto più ampio.
A partire dai 560 m., Rometta presenta un territorio coperto da vegetazione spontanea con boschi naturali ed artificiali e macchia mediterranea. Sparse a macchia di leopardo sussistono coltivazioni agricole tipo l’olivo, la vite e gli agrumi che coprono fazzoletti di terreno sempre più piccoli, per soddisfare solo i fabbisogni familiari. L’economia agricola è basata sulla pastorizia e sull’attività del bracciantato agricolo legato all’avviamento lavorativo dell’Azienda Foreste Demaniali.
Inoltre la strada sterrata che da Rometta conduce al bosco di S. leone continua fino ad arrivare al crinale dei Peloritani. Luoghi questi che nell’immaginario degli amanti della natura e del paesaggio sono considerati come “Piccole Alpi”.
Nella parte montana del territorio, a partire dai 750 m. s.l.m. fino ad arrivare al crinale dei Monti Peloritani, la superficie è gestita per circa 350 ettari dall’Azienda Foreste di Messina.
In prossimità di Portella Vento si dipartono due sentieri autoguidati: il Brignoli e il Girasì. Ambedue sono i primi sentieri autoguidati realizzati nel 1999 in Italia meridionale. Rometta con il suo territorio che va dal livello del mare fino al crinale dei Peloritani è attraversato da piste forestali e sentieri che permettono di sviluppare una rete di servizi legati alla stagione estiva della costa con l’abitato di Rometta Marea, alla ricchezza di arte, storia e tradizioni rurali e della ristorazione del centro abitato di Rometta e delle sue frazioni e per finire la bellezza paesaggistica e naturalistica delle sue montagne che rappresentano una cornice ricca di enormi potenzialità per offrire servizi che in altri comuni vicini sarebbero difficilmente concentrati e diversificati.

IDROGRAFIA
Come quasi tutti i comuni della provincia messinese, i confini comunali sono dati dalle aste torrentizie, anche Rometta, infatti, è delimitata, per quasi tutta la sua estensione, dai corsi d’acqua a carattere torrentizio. La constatazione ci porta ad affermare che il territorio nel tempo è stato plasmato dall’azione continua del trasporto solido ad opera delle acque di pioggia violente che hanno contribuito a rendere spettacolare il carattere sinuoso ed intagliato delle aste torrentizie soprattutto nella parte alta del torrente Bagheria (tra Piano Solimò e la parte valliva della mandria Conti), dove il corso d’acqua permanente si insinua in uno spettacolare canyon.
Il cambiamento del clima in generale e il relativo verificarsi di eventi meteorici nuovi e non prevedibili per la portata, ha predisposto il territorio ad essere soggetto a fenomeni di dissesto idrogeologico.
Se a questo comportamento del clima aggiungiamo il mancato presidio del territorio da parte dell’uomo con le attività agricole e l’antropizzazione diffusa dovuta al pascolo e agli incendi dolosi, arriviamo subito a predisporre il territorio all’instabilità.
La presenza di una così diffusa presenza di aste torrentizie e pizzi aumenta notevolmente la percentuale del reticolo idrografico (insieme degli alvei naturali che compongono il complesso sistema di ruscelli e torrenti che confluiscono nel corso principale) 4% sui Peloritani a differenza per nel resto della Sicilia 1,2%.
I valori di reticolo associati alle caratteristiche orografiche e pedo-climatiche del nostro ambiente hanno influenzato, in passato e non poco, la stabilità del suolo in seguito al verificarsi di eventi meteorici fuori dal normale con fenomeni di dissesto idrogeologico e relativi danni a persone o cose.
Per tali motivi il governo, il presidio e la tutela del territorio dovrebbero essere tenuti in forte considerazione e compiere un accurato monitoraggio per prevenire e non subire.

LA DEMOGRAFIA
Il territorio comunale di Rometta presenta una miriade di centri abitati e piccoli villaggi che lo rendono tra i pochi in provincia con una così alta presenza abitativa nel territorio. Partendo dalla costa abbiamo: Rometta Marea, S. Andrea, Mazzabruno, Filari, Olmo, Rapano inferiore, Rapano superiore, Oliveto, Scalone, Lorenti, Sottocastello, S. Cono, Rometta, Torretta, Raspa, S. Domenica, Barrera, Mastò, Safi, Conduri, Pietra Longa, Gimello, Gimello Monaci.

La conoscenza del territorio in cui si vive è il primo presupposto per meglio capire dove siamo, dove stiamo andando e cosa facciamo. Da questa conoscenza, infatti, è possibile comprendere meglio i problemi presenti e, di conseguenza, cercare le soluzioni attuabili. Mare, collina e montagna, storia, arte e cultura, tutto questo è compreso nel nostro comune, da qui, la necessità di iniziare un fantastico viaggio per scoprirli ed apprezzarli insieme.

A cura: Dott. Ettore Lombardo

Nella foto le tredici frazioni del Comune di Rometta. Da sinistra sulla costa: Buon Signore, Rometta Marea, Filari, Sant' Andrea, Rapano inferiore, Rapano superiore, Oliveto, Scalone, San Cono, Gimello, Gimello Monaci, Serrocondurri, Santa Domenica.